-
“Il numero uno non è la mia posizione. Sono stanco di tutta questa pressione,” dice Jannik Sinner tra le lacrime
Jannik Sinner è scoppiato in lacrime dopo una sorprendente sconfitta al primo turno, ammettendo davanti alla stampa: “Il numero uno non è la mia posizione. Sono stanco di tutta questa pressione.” Il 23enne altoatesino, recentemente diventato numero uno al mondo, si è aperto in un momento crudo ed emotivo che ha lasciato il mondo del tennis senza parole.
Seduto al tavolo della conferenza stampa, con lo sguardo basso e la voce tremante, le parole sono uscite lente ma pesanti. “È troppo. Ogni giorno la gente si aspetta che io vinca, che sia perfetto. Ma io sono solo una persona. Non mi sento il numero uno—mi sento stanco, appesantito,” ha detto.
La sua ascesa in vetta al ranking ATP è stata veloce, alimentata da duro lavoro, disciplina e grandi prestazioni durante tutta la stagione. Ma ora, sotto il peso delle aspettative continue, Sinner mostra i primi segni di esaurimento.
“A volte mi sveglio e non ho voglia di giocare. Non perché non ami il tennis—ma perché mi sento intrappolato,” ha confessato. Gli occhi rossi, il volto teso, e un messaggio chiaro: la pressione di essere il numero uno è reale, e fa male.
Tifosi e colleghi si sono subito riversati sui social per mostrare il loro sostegno. In tanti hanno definito le sue parole coraggiose, ricordando al mondo che la salute mentale conta—anche nello sport d’élite.
“Ho solo bisogno di fare un passo indietro, di ritrovare la pace,” ha detto a bassa voce. “Non per la classifica, non per i trofei—ma per me stesso.”
In uno sport dove la forza si misura in vittorie e titoli, Sinner ha ricordato a tutti che la vera forza si trova anche nella verità. E in quel momento, tra le lacrime, è sembrato più umano che mai.